Villapiana. Fratelli d’Italia non
c’è più, nasce il movimento politico “Area Futuro”.
Il presidente del consiglio
comunale Michele Grande abbandona Fratelli d’Italia insieme al segretario Luigi
Dramisino e a tutti gli iscritti della sezione di Villapiana. La decisione
viene spiegata e commentata in un comunicato stampa. Due i motivi che hanno
portato alla drastica decisione, “il fallimento della scorsa competizione
elettorale per le europee, nella quale la soglia del 4% non è stata raggiunta e
la linea politica di Fratelli d’Italia in vista delle prossime elezioni
regionali”. Grande e Dramisino annunciano dunque la novità nell’ambito politico
locale rappresentata dalla nascita di Area Futuro, un movimento
politico-culturale che venne già lanciato qualche anno fa e “tenuto in caldo” per
lasciare spazio alla politica di partito e alla militanza, a cui hanno aderito
tutti gli ormai ex “Fratelli d’Italia” villapianesi.

“A seguito di numerosi
confronti interni abbiamo maturato, con grande rammarico, la scelta unanime di
abbandonare il partito nel quale abbiamo finora militato, in particolare –
spiegano Grande e Dramisino – dopo la scottatura elettorale di FdI ci siamo guardati
negli occhi e abbiamo capito che è arrivato il momento di identificarci in
qualcosa di nostro, di esclusivo, di territoriale: qualcosa che sia rivolto a
Villapiana, alle problematiche locali e all’intero comprensorio senza
mediazioni. Riteniamo- dicono Grande e
Dramisino- che continuare a proporre il nostro impegno politico e sociale al di
fuori delle logiche partitiche sia, per il momento, la scelta più giusta per
esprimere al meglio le potenzialità di un gruppo collaudato da tempo che ha
conseguito risultati prestigiosi, come l’elezione di Michele Grande all’interno
della nuova amministrazione comunale di Villapiana tra le file della
maggioranza, nonché la sua elezione alla presidenza del consiglio comunale. La
scelta di Area Futuro – conclude la nota – è legata proprio a tutto ciò: è un
marchio nel quale ci riconosciamo al di là del partito d’appartenenza e in nome
di una visione indipendente, la nostra, del contesto socio-politico e
soprattutto libera dal fenomeno della partitocrazia".
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