venerdì 22 febbraio 2008

Un referendum per un nuove nome alla Marina


“Marina di Villapiana”, al posto di Lido e Scalo. Un nuovo e unico nome per indicare i due centri abitati della marina che da qui a qualche anno finiranno per congiungersi. E’ quanto propone il primo cittadino Luigi Bria in prospettiva di un unico grande agglomerato urbano che caratterizzerà il litorale villapianese e che unirà anche gli abitanti del Lido e dello Scalo. Il sindaco Bria invita i cittadini villapianesi ad avanzare anche nuove proposte per eventuali altri nomi da sottoporre di seguito ad un referendum popolare che dovrà stabilire se e come cambiare eventualmente il nome ai due centri abitati costieri. La proposta del sindaco nasce da una valutazione oggettiva sui notevoli cambiamenti strutturali e sociali, oltre che economici e turistici, che sono avvenuti nel corso degli ultimi decenni. Quella che una volta era chiamata Torre Cerchiara si è trasformata in Villapiana Scalo, un centro a prevalente vocazione imprenditoriale e commerciale, che negli ultimi anni ha conosciuto anche lo sviluppo turistico con una nuova e moderna edilizia residenziale estiva. Un centro commerciale che con il centro polifunzionale e l’area industriale, di recente nascita, si trova ad essere già unito al Lido dalla parte a monte della ferrovia, distante appena due chilometri, mentre l’altro congiungimento è determinato dal nuovo lungomare, il cui primo lotto di due km è in fase di ultimazione. Il Lido, zona turistica d’eccellenza, è divenuto più vicino allo Scalo grazie anche alla pista ciclabile che, dopo la costruzione di un piccolo ponte sul Satanasso, consentirà ai cittadini di fare a meno delle auto per spostarsi da un punto all’altro della Marina. Vi è da aggiungere che anche il tratto della vecchia statale 106 che attraversa i due centri urbani della costa, già declassata a strada provinciale, presto potrebbe divenire comunale, una semplice strada urbana per intenderci che farebbe da bretella ai cinque sottopassi ferroviari in fase di costruzione. Ci si avvia verso una piccola rivoluzione urbanistico-demografica, dunque, che si potrebbe chiamare appunto “Marina di Villapiana”.

Nessun commento: