venerdì 22 febbraio 2008

Gli operai della Biovix difendono il lavoro e il salario


Senza stipendio da otto mesi e senza prospettive future, abbandonati a se stessi dai dirigenti della fabbrica che risultano irreperibili da diversi mesi. Questa è la triste situazione in cui si trovano i 24 dipendenti rimasti della Biovix Tecnologia Fotovoltaica sui 33 assunti giusto un anno fa. Nove di loro, infatti, non potendo più sopportare una tale condizione hanno cercato un nuovo lavoro altrove. La fabbrica, mai entrata in attività, avrebbe dovuto produrre i richiestissimi pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica dal calore del Sole. Un nuovo modo di produrre energia che difende l’ambiente e che può far risparmiare molti euro anche ai privati cittadini che decidono di installare un impianto sul tetto della propria casa. La fabbrica è stata finanziata dal ministero dell’industria con i fondi della legge 488 per un investimento globale di 18 milioni di euro, di cui 9 sarebbero già stati concessi alla società Biovix dell’imprenditore Galbiati, con sede a Brescia, che ha realizzato uno stabilimento di circa diecimila metri quadrati con all’interno i macchinari necessari alla produzione delle celle al silicio e all’assemblaggio dei pannelli solari. La società avrebbe dovuto assumere nel settembre dello scorso anno altri 120 operai ed avviare la produzione a pieno regime. Ma le macchine e i due alti forni per il trattamento del silicio, del costo di 1,2 milioni di euro ciascuno, sono rimaste ferme. La società nell’aprile dell’anno scorso è stata sottoposta anche agli accertamenti dei militari della Guardia di Finanza e inspiegabilmente dal luglio dello stesso anno ha smesso di pagare gli stipendi agli operai. I dipendenti sono stati assunti con un contratto a tempo indeterminato, una prospettiva di lavoro stabile che ha indotto molti di loro a programmare il proprio futuro, c’è chi ha acceso un mutuo per sposarsi o per comprare una casa e ora si ritrova in una condizione drammatica e senza speranze per il futuro. Già da qualche settimana gli operai si erano rivolti ad un legale per far valere i propri diritti e difendere il proprio lavoro, ma in questi giorni sono stati coinvolti anche i sindacalisti della Cgil per dare un sostegno in più alla loro vertenza. Ieri la decisione di indire anche una manifestazione alla presenza della stampa e delle istituzioni locali per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica e attirare l’attenzione di chi ci governa su un problema che si aggrava di giorno in giorno. L’incontro avviene davanti ai cancelli della fabbrica e a parlare è l’avvocato Immacolata Rosa del foro di Castrovillari che ha illustrato la situazione sia dal punto di vista legale che umano, “ i dipendenti vantano un credito complessivo di circa 190mila euro e per questo abbiamo deciso di chiedere ai magistrati un sequestro cautelativo dei beni situati all’interno della fabbrica a garanzia delle mensilità arretrate. Bisogna sottolineare – ha aggiunto l’avvocato Rosa- che gli operai con grande coerenza e spirito di abnegazione si presentano puntualmente ogni giorno sul posto di lavoro ponendosi a tutela della stessa struttura contro ogni possibile forma di sciacallaggio o danneggiamento da parte di ignoti”. “Siamo stati abbandonati dai dirigenti della fabbrica, lasciati soli al nostro destino con promesse puntualmente disattese, ma noi vogliamo che la fabbrica inizi la produzione, vogliamo lavorare qui nella nostra terra”, così Francesco, un operaio della fabbrica a cui gli fa eco il sindaco Bria che farà la propria parte “in difesa del lavoro e dei lavoratori, anche in sede giudiziaria se necessario, perché – ha aggiunto- il Comune è parte lesa in questa vicenda”. Ad essere danneggiata sarebbe anche la società Fotovolt di Crotone che aveva investito proprie risorse con la Biovix. Gli operai, tra cui molte donne, attraverso i loro rappresentanti sindacali hanno chiesto per la prossima settimana un incontro alla Regione presso l’assessorato alle attività produttive per cercare di trovare una soluzione per il futuro della Biovix.

Nessun commento: