domenica 21 gennaio 2018

IL PARTITO DEMOCRATICO SUI FONDI ALLA PISCINA



Villapiana. Fondi alla municipalizzata Bsv, il Partito democratico chiede chiarezza.
Sul trasferimento di fondi dal Comune alla partecipata Bsv, che si occupa di gestione dei rifiuti, della manutenzione, della mensa scolastica e della piscina comunale, il Partito democratico torna a chiedere delucidazioni. “Come partito di minoranza- si legge in un comunicato diffuso dalla segreteria- attraverso il nostro operato consiliare ed extra-consiliare, abbiamo il dovere istituzionale di controllare che la compagine amministrativa operi nella massima trasparenza e legalità”. Entrando nel merito i rappresentanti Pd, in riferimento a una determina del mese di dicembre scorso, ritengono di aver “riscontrato una grave anomalia su impegno e liquidazione somma per servizio scuolabus e trasporto alunni per attività parascolastiche progetto piscina”. La somma che il Comune avrebbe trasferito alla Bsv ammonterebbe a circa 15mila euro regolarmente rendicontata nel dettaglio dall’amministratore unico, “che- si legge nella nota del Pd-equivale ad un’assunzione full time di un autista con patente professionale per sei mesi. In realtà- sostengono i dirigenti Pd- il servizio di trasporto alunni è stato svolto da un autista dipendente del Comune all’interno dell’orario di lavoro e per circa due ore giornaliere, quindi già retribuito dall’ente stesso”. Da qui la rinnovata richiesta del Partito democratico “all’amministratore della Bsv di dare spiegazioni esaustive in merito e di esplicitare il nominativo dell’autista eventualmente assunto”. Analoghi chiarimenti vengono chiesti inoltre “per l’impegno spesa riguardante la pulizia aree di sosta comunali, area Pisl sia per l’anno 2016 (12 mila euro) che per il 2017 (12 mila euro)”. Riferiti a lavori che secondo i rappresentanti Pd non sarebbero “mai stati eseguiti”. “Questo modo di gestire la cosa pubblica non è più tollerabile – secondo il Pd che annuncia-ci rivolgeremo alle autorità competenti se nei termini previsti per legge non riceveremo risposte chiare e soddisfacenti, a garanzia del nostro ruolo e delle istituzioni che rappresentiamo”.

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