Villapiana. Terzo megalotto
Firmo-Roseto, un comitato ristretto a garanzia dei posti promessi.
Dopo il recente incontro tra i
sindaci dei comuni interessati ai lavori del terzo megalotto della superstrada
Firmo-Roseto e il ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi, il sindaco di
Villapiana Paolo Montalti ne ha tracciato un resoconto nel corso dell’ultimo
consiglio comunale. Dopo aver ribadito che l’opera “è di estrema importanza per
la sicurezza dei cittadini e per lo sviluppo socio-economico del territorio”,
il sindaco ha detto con molta chiarezza che l’opera “avrà un impatto ambientale
tremendo sul nostro territorio, molto più che nei comuni vicini”. I sei
chilometri di strada previsti sul territorio villapianese scorreranno infatti
in pianura e su un rilevato di circa sette metri che rappresenterà “una specie
di muraglia cinese” posta proprio davanti al mare. A nulla è servita la
proposta di affiancare una doppia corsia alla E90 esistente, per il presidente
dell’Anas Ciucci “la vecchia strada non sarebbe stata compatibile con quella nuova
prevista”. Da qui l’amara considerazione del sindaco secondo cui “forse le
generazioni future recrimineranno contro di noi per non aver lottato abbastanza
per rendere l’opera meno impattante su un territorio a forte vocazione
turistica e agricola”. E all’osservazione fatta da Felicia Favale, consigliere
di opposizione, sulla insistente richiesta dello svincolo stradale fatta
proprio da Montalti che “avrebbe senza dubbio aggravato l’impatto negativo sul
territorio”, il sindaco ha replicato che “la polemica è strumentale, piuttosto –ha
aggiunto- avrebbero dovuto far sentire la loro voce le amministrazioni
precedenti, a suo tempo, quando sarebbe stato possibile ottenere dei
cambiamenti, ora- ha spiegato Montalti- ci troviamo di fronte a un progetto definitivo
e nulla si può ottenere, come del resto ha dichiarato lo stesso ministro Lupi,
poiché trattasi di opera di importanza strategica nazionale”. Sul fronte
occupazionale Montalti ha riferito di aver ottenuto garanzie da parte del
ministro Lupi, dall’Anas, dal Consorzio imprese e la Prefettura a sostengo di
un “protocollo per l’occupazione locale” e cioè che vengano rispettati i 1500
posti di lavoro promessi. “Quello che siamo riusciti a ottenere- ha aggiunto
Montalti- è che l’inizio dei lavori per le opere compensative avvenga
contestualmente a quelli della nuova superstrada in modo da dare il massimo possibile
in termini occupazionali”. Affinché tutto ciò si realizzi, Montalti ha proposto
l’istituzione di un Comitato ristretto di vigilanza composto da sindaci e
amministratori.
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