domenica 19 ottobre 2014

Nuova Superstrada Firmo-Roseto: 'Una devastazione per il territorio villapianese'

Villapiana. Terzo megalotto Firmo-Roseto, un comitato ristretto a garanzia dei posti promessi.
Dopo il recente incontro tra i sindaci dei comuni interessati ai lavori del terzo megalotto della superstrada Firmo-Roseto e il ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi, il sindaco di Villapiana Paolo Montalti ne ha tracciato un resoconto nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Dopo aver ribadito che l’opera “è di estrema importanza per la sicurezza dei cittadini e per lo sviluppo socio-economico del territorio”, il sindaco ha detto con molta chiarezza che l’opera “avrà un impatto ambientale tremendo sul nostro territorio, molto più che nei comuni vicini”. I sei chilometri di strada previsti sul territorio villapianese scorreranno infatti in pianura e su un rilevato di circa sette metri che rappresenterà “una specie di muraglia cinese” posta proprio davanti al mare. A nulla è servita la proposta di affiancare una doppia corsia alla E90 esistente, per il presidente dell’Anas Ciucci “la vecchia strada non sarebbe stata compatibile con quella nuova prevista”. Da qui l’amara considerazione del sindaco secondo cui “forse le generazioni future recrimineranno contro di noi per non aver lottato abbastanza per rendere l’opera meno impattante su un territorio a forte vocazione turistica e agricola”. E all’osservazione fatta da Felicia Favale, consigliere di opposizione, sulla insistente richiesta dello svincolo stradale fatta proprio da Montalti che “avrebbe senza dubbio aggravato l’impatto negativo sul territorio”, il sindaco ha replicato che “la polemica è strumentale, piuttosto –ha aggiunto- avrebbero dovuto far sentire la loro voce le amministrazioni precedenti, a suo tempo, quando sarebbe stato possibile ottenere dei cambiamenti, ora- ha spiegato Montalti- ci troviamo di fronte a un progetto definitivo e nulla si può ottenere, come del resto ha dichiarato lo stesso ministro Lupi, poiché trattasi di opera di importanza strategica nazionale”. Sul fronte occupazionale Montalti ha riferito di aver ottenuto garanzie da parte del ministro Lupi, dall’Anas, dal Consorzio imprese e la Prefettura a sostengo di un “protocollo per l’occupazione locale” e cioè che vengano rispettati i 1500 posti di lavoro promessi. “Quello che siamo riusciti a ottenere- ha aggiunto Montalti- è che l’inizio dei lavori per le opere compensative avvenga contestualmente a quelli della nuova superstrada in modo da dare il massimo possibile in termini occupazionali”. Affinché tutto ciò si realizzi, Montalti ha proposto l’istituzione di un Comitato ristretto di vigilanza composto da sindaci e amministratori.


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